CORAGGIO OGGI PER UN NEW NORMAL DA SUBITO – Parte 1
Secondo Aristotele il coraggio è la prima virtù, quella che rende possibili tutte le altre.
Il coraggio oggi è una virtù assolutamente necessaria vista l’incertezza, la permeabilità ed l'”embricamento” (**) sempre maggiore delle cose del mondo.
Durante questo “new normal” è già in corso una sfida molto importante: costruire una cultura condivisa ed indifferente alle mode o a soluzioni ad effetto che renda migliore la vita privata delle persone e garantisca un proficuo sviluppo delle aziende.
Realizzare innovazioni importanti e attuabili mediante modalità efficaci al fine di portare il proprio contributo per lasciare un segno bello e utile dando il meglio di ognuno di noi, sia che siamo persone o aziende.
E riguarda la vita quotidiana in cui agire le nostre migliori qualità e talenti nel contesto esistente. Oppure può richiedere scelte più radicali.
Dal punto di vista personale, è sempre uno spostamento da ciò che è comodo e conosciuto a qualcosa da scoprire.
E per far ciò serve coraggio. Per fermarsi, quando fermarsi è spesso considerato perdere il tram, di perdere tempo. E magari guardarsi allo specchio… e se poi non (mi) piaccio? Farsi vedere, rischiare che gli altri non ci riconoscano più. E ancora, insistere quando il percorso diventa difficile e non sarà veloce come previsto.
Anche le stesse aziende hanno necessità di una forte componente di coraggio per affrontare temi come innovazione, cambiamento, coinvolgimento, internazionalizzazioni, nuovi mercati, etc.( a dir poco temi tutti ansiogeni solo al nominarli).
Poi, le aziende sono fatte di persone che, di fronte a sviluppi tecnologici e sociali, ristrutturazioni, chiusure, esternalizzazioni, fusioni, assorbimenti, delocalizzazioni, e via così, si sentono bloccate e confuse, e l’inerzia generale spesso vince sul coraggio.
Ma è davvero tutto troppo complicato per agire in modo lucido e funzionale?
Si, se si dimentica che il coraggio è un comportamento, e si può allenare, imparare a costruirlo, alimentarlo e rinforzare come altre capacità. E’ una pratica, un processo che è fortemente collegato alla personalità singola come all’ambiente, al contesto in cui si sviluppa.
IL CORAGGIO E’ UN PROCESSO VIRTUOSO
Senza impulsività o reattività, il processo virtuoso inizia riconoscendo i propri limiti, i propri convincimenti preconcetti e le paure (per cominciare da quelle più piccole) per scoprire che poco alla volta si può ampliare il proprio raggio d’azione.
Quindi, con lo sviluppo di alcune caratteristiche individuali e cambiamenti progressivi nel contesto, il coraggio diventa accessibile a ognuno di noi. Si prende confidenza con il nuovo, l’ignoto in cui costruire cose nuove di valore. Il luogo attiguo all’area comoda- comoda (comfort) in cui usualmente stiamo.
Il contesto può essere facilitante o ostile.
Come per tutte le capacità che sviluppiamo, l’esempio che traiamo dall’ambiente sociale, culturale ed economico è importante.
Se parliamo di lavoro, le situazioni ambientali in azienda sono sicuramente la base per lo sviluppo di “personale coraggioso” che sappia gestire il rischio di iniziative “originali”.
Ma il contesto non è l’unica variabile in gioco. Per uscire da una situazione protetta e sicura sono assolutamente necessarie alcune capacità personali come reggere lo stress dell’incertezza, essere sperimentatori e conoscere se stessi.
Sia che siamo individui padroni del nostro destino o vogliamo lavorare in azienda in modo innovativo, originale.
INIZIARE AD AGIRE COME SE…
Come altre volte ho sottolineato, qualunque decisione è tale se le corrisponde una azione, anche minima.
Decidere di agire con coraggio vuol dire esporsi a rischi più o meno “calcolati” ma comunque rischi.
E non siamo progettati per correre rischi, o meglio la ricerca automatica del nostro “sistema soma-semantico” è la sicurezza. Decidere di “mettersi in pericolo” richiede che alcune condizioni al contorno siano soddisfatte. Il processo cui accennavo prima.
A parte la natura personale, è necessario scoprire in profondità le caratteristiche del teatro d’azione, avere misura, confidenza e fiducia nelle proprie capacità per ascoltare segnali esterni e proprie intuizioni su eventuali possibili sviluppi del progetto, passo passo.
Iniziare ad agire “come se” è un efficace modo di costruire progressivamente una struttura coraggiosa.
Come se.. gli elementi di forza disponibili al momento fossero semplicemente da utilizzare, dopo aver maturato una consapevolezza personale e una conoscenza approfondita del contesto.
E progressivamente allinearli su quello che il contesto (aziendale o familiare) richiede.
E agire azioni “out of the box” che svilupperanno i risultati migliori ottenibili al momento “come se” fossimo pronti.
Perché di fatto lo siamo. Basta iniziare.
Come se il coraggio lo avessimo già.
Come fare.. al prossimo capitolo.