LE COMPETENZE DI UN LEADER OGGI

VUCA world, ovvero scenari per l’uomo al centro

I Millenials vogliono una leadership chiara e rispettosa.

Il mondo va veloce. Sempre di più, e si parla di VUCA world (Volatile, Uncertain, Complex, Ambiguous) per descriverne la complessità e i cambiamenti cui le persone  e le aziende si devono allineare, adattare. Ed è difficile: nuovi scenari in cui auspicabilmente c’è l’opportunità non più solo teorica di portare al centro sempre più l’uomo.

E’ necessario anticipare i cambiamenti, imparare a leggere il futuro perché la “rivoluzione digitale” rende velocemente superate le soluzioni trovate e ci costringono a sviluppare nuove competenze, sia strutturali che di modalità di applicazione. Dicono che “In futuro, non sarà il pesce grande a mangiare il pesce piccolo. Sarà il pesce veloce a mangiare quello più lento”.

Ma come sempre la differenza la possiamo fare noi uomini, con le nostre capacità di relazione e di emotività che sempre ci distingueranno dalle macchine, dalla tecnologia.

Millenials e cambio generazionale

Cambiano le generazioni, e cambiano le modalità organizzative delle aziende.

E’ difficile mantenere il controllo e la gestione verticale, alla vecchia maniera quando si hanno Team virtuali, l’azienda sparsa sul territorio, a casa delle persone.

In più i Millenials iniziano ad esser percentuale importante della forza lavoro.

E hanno valori differenti, riconoscono leadership diverse da quelle classiche, apprezzano stili aperti e collaborativi, vogliono tempo libero e flessibilità, coinvolgimento e che ciò che fanno abbia “senso ” per loro. Leadership liquida? Niente Leadership?

Sicuramente vogliono meno gerarchia e più chiarezza sugli obiettivi, meno controllo e più peso al riconoscimento delle proprie capacità, supporto per la loro crescita personale e professionale per una qualità di vita migliore.

gen X Vs Boomers

Leadership con partnership

Non è solo una buona idea, ma necessario oggi ipotizzare un Leader che abbia gli stessi obiettivi di sviluppo e potenziamento delle persone del suo Team, e non il mero raggiungimento dell’obiettivo come fine a sé stesso. Rende plastico il futuro e permette di leggere nel presente gli indizi per ciò che li aspetta, studiando le migliori strategie ed allenando competenze sempre percependo i movimenti di questa continua evoluzione.

Iniziando dal Progettare azioni condividendo gli obiettivi, estraendo le soluzioni dal Team senza imporre procedure rigide ma agevolando la partecipazione ai processi decisionali, coinvolgendo le persone per cui condividendone il significato.

Il controllo finale sarà agevole in quanto andrà sui risultati, e non sulle procedure decise dall’alto!

 

Il Leader di oggi favorisce la riflessione chiedendo e condividendo le “vision” aziendali e professionali ai collaboratori, e con la sua competenza può aiutare maieuticamente la singola persona o il Team intero a trovare il miglior modo per loro di procedere: permette di far vedere meglio il problema  o il compito rendendoli autonomi e responsabili delle scelte condivise.

Fiducia e delega per crescita personale e professionale

Ha fiducia ed è capace di creare un ambiente che supporta l’altro e in cui si respira rispetto reciproco. In questa atmosfera può esistere un conflitto costruttivo di confronto che permette soluzioni innovative senza che vi sia timore di reprimenda se le persone si espongono. Senza fiducia, infatti, non c’è capacità di delega. La fiducia è la prima competenza della leadership che si può apprendere e allenare, oltre ad essere un efficace motore economico che accelera i risultati e la performance della persona o del Team.

La valutazione dei risultati ottenuti è svolta con processi di feed-back ben strutturati, momenti di controllo dei fatti, con osservazioni relative a quanto si osserva in modo neutro e senza giudizi sulle intenzioni o sulle persone. Questo momento diventa un’occasione di apprendimento generale e di rafforzamento delle relazioni interpersonali.

La crescita professionale e relazionale delle persone diviene, con l’ausilio del Nuovo Leader, il nucleo dello sviluppo della azienda stessa.

Affinché tutto ciò succeda, il cambiamento di approccio deve sicuramente partire dai Leader, ma coinvolgere poi a cascata tutte le figure aziendali: un cambiamento non esiste se non vi è trasformazione progressiva a livello sia culturale che organizzativo.

E il nuovo modello è tutto da costruire.

Perché il vecchio è obsoleto, ma fino a quando il nuovo non prenderà forma, sopravvivrà a se stesso. E farà danni..